Abbandonare la forma, quasi a volerla negare, può essere liberatorio. Trovare un’espressione più immediata in lastre nelle quali lasciare il proprio segno, sintesi di migliaia di sguardi, può risultare più congeniale alla propria istintualità.
ANGELA PALMARELLI
Abbandonare la forma, quasi a volerla negare, può essere liberatorio. Trovare un’espressione più immediata in lastre nelle quali lasciare il proprio segno, sintesi di migliaia di sguardi, può risultare più congeniale alla propria istintualità.